E’ un artista che ha raggiunto una maturità espressiva tale da giustificare pienamente una messa a punto complessiva della sua personalità.
Attivo da parecchi anni, Nicola Migliozzi si è ripetutamente segnalato, dato il suo eccellente dominio anche dell’ arte della scultura, come autore di complessi monumentali e celebrativi di grande impegno intellettuale e formale. E’, oggi, uno dei pochi artisti che hanno dato valida prova di sé nella dimensione del grandioso e, conoscendo certi presupposti della sua poetica, si possono ben comprenderne le motivazioni profonde. E tuttavia la cospicua qualità del maestro rifulge ancora meglio nei lavori pittorici, sovente di dimensioni molto contenute, dove l’ enorme respiro della sua creatività risulta, paradossalmente ma solo in apparenza, al meglio. E allora emergono le sue doti più vere e segrete: una grazia incomparabile nella stesura, una intelligenza formale invero eletta, un gusto raffinato e delicato, un senso della sintesi esemplare e affascinante. Questa mostra dà conto, dunque, di questa ragguardevole esperienza allineando una cinquantina di pietre laviche, forse l’ aspetto più interessante e personale di tutta la produzione pittorica del maestro, una decina di ceramiche, una ventina di soggetti pompeiani ( altro aspetto rimarchevole della creatività di Migliozzi) e un unico dipinto a olio.