Primavera Archeologico Amore

In qualità di direttore del Museo di Aquino sono onorato di poter ospitare una mostra del prof. Nicola Migliozzi. Artista di origine campana, nativo di Calvi Risorta, il maestro Migliozzi è attivo da diversi anni nel campo della scultura, della pittura e della ceramica. La sua arte recupera dal passato l’esperienza figurativa classica per trasporla in un raffinato linguaggio contemporaneo che attinge in maniera assolutamente personale e fortemente critica ad un’arte senza tempo. 

Il suo sguardo al panorama iconografico classico è mitigato da una forte personalità artistica e da un’ottima padronanza delle tecniche e della composizione plastica dei corpi da lui rappresentati. Le sue figure stilizzate e prive di quei dettagli minuziosi tipici dei ceramografi greci non perdono però l’anima e l’espressività riuscendo a colloquiare perfettamente con l’osservatore. 

La progressiva assimilazione e moltiplicazione delle conquiste tecniche e formali degli artisti precedenti sono state lungamente studiate e scandagliate da Migliozzi che ha, inoltre, sperimentato personalmente alcune tecniche antiche come quella dell’encausto arrivando a conclusioni personali spesso in antitesi con quelle dell’Accademia. Migliozzi si pone come uno sperimentatore che, attraverso una continua e indefessa ricerca, ha raggiunto da tempo elevati livelli espressivi, esplorando campi, temi e materiali d’arte sempre nuovi. Esaminando le varie fasi del suo cursus artistico il maestro Nicola Migliozzi non solo non risulta mai simile ad altri artisti ma non si presenta mai uguale nemmeno a se stesso, trovando sempre nuove forme ed espressioni che lasciano trasparire la continua sperimentazione, ricerca e progressiva maturità dell’artista. 

Lo spettacolare intreccio di colori evidente sulle lastre di pietra lavica ed esaltato nelle opere ceramiche si coniuga mirabilmente all’amore dell’artista per il patrimonio storico-artistico e alla passione per l’archeologia. Congegnando i rapporti dei piani e dei volumi con un vivace e sapiente uso del colore, nelle sue composizioni Migliozzi dispone questi pigmenti e li sovrappone ottenendo sui piani dei suoi supporti una straordinaria tridimensionalità che stacca le figure dal fondo dell’opera consegnandole allo spettatore. La mostra studiata per il Museo di Aquino mira ad evidenziare le straordinarie capacità artistiche raggiunte dal maestro attraverso la presentazione di cinque differenti tipologie di tecniche: pittura ad olio, pittura su pietra lavica, pittura pompeiana, ceramica e scultura. Per la prima volta il Museo di Aquino ospita una mostra che accoglie anche opere in ceramica. Un materiale quest’ultimo, erroneamente considerato come espressione di un’arte minore, alla ricerca di una forma di riscatto e riscoperta. Dopo essere stata al centro di alcune esperienze artistiche di grande rilevanza compiutesi soprattutto nel corso del XX secolo, la ceramica, dopo un periodo di oblio, è tornata negli ultimi anni al centro dell’attenzione della critica grazie alle grandi mostre inaugurate presso la Galleria di Arte Moderna di Roma e la Biennale di Venezia. 

L’arte del prof. Migliozzi si sposa perfettamente con il patrimonio del Museo di Aquino prestandosi ad un connubio fra antico e moderno che fa dialogare la storia antica con il linguaggio artistico contemporaneo.   

Marco Germani 
Direttore del Museo “Khaled al-Asaad di Aquino
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